Come allestire il Natale: in 3 passi
Natale , ci siamo già immersi è un momento importantissimo. Come periodo strategico è trasversale a tutti i settori, dal Food al Gioiello, al settore Home. Come affrontarlo nel modo migliore? In questo post vi regalo con i miei migliori auguri di buone feste, 3 passaggi, per la mia esperienza in category e realtà diverse, davvero essenziali.
Nella lettura potete ritrovare azioni già fatte o spunti per migliorare. Tanto a Natale ricominceremo dopo un po’ di riposo a pensarci già da gennaio, magari visitando qualche Fiera o facendo il bilancio di come è andata nel 2019. Il Natale deve vestire tutto il punto vendita, dalla vetrina, al lay out all’atteggiamento e immagine del team di vendita. Dobbiamo avvolgere i clienti in una atmosfera da festa, con attenzione alla sostenibilità che sarà il tema che accompagnerà il mio 2020.
3 Passi per allestire il Natale
Le parole magiche sono:
- pianificare
- palette (di colori)
- packaging
1.La pianificazione
Avete presente la magia delle vetrine dei “department store”? Dove potete perdervi e ritornare bambini e bambine in mondi magici e fantastici? In vetrina, i marchi ed i prodotti, non si distinguono salvo vetrine speciali mono-brand, ma grazie alla scenografia siamo in un teatro di storie ogni anno diverse. L’obiettivo è dall’esterno richiamare l’attenzione per portare all’interno i clienti. Tra piani dedicati a “category” diversi, immersi in un mondo di decorazioni, esperienze digitali, luci e colori ognuno troverà i suoi regali e vivrà un’esperienza immersiva. Il segreto? Squadre di visual merchandiser, che con creatività e grande energia, mettono in scena le storie. Non è solo bravura o budget, dietro a grandi vetrine ci sono progettualità e pianificazione. Definire un tema 6 mesi prima, ispirati da tanta ricerca, poi vengono i prodotti.
Allestire i negozi indipendenti.
Mi capita di tenere anche dei workshop per negozi indipendenti ed in queste realtà dove magari è lo stesso titolare a fare l’allestimento, o si devono spalmare i budget su più mesi prevedere in anticipo il tema è ancora più importante. Perché prima sviluppo il “mood” , la creatività più facilmente potrò interpellare più fornitori , ricevere preventivi e idee e scegliere in condizioni più favorevoli. Cercare in Fiera, on line o anche in mercatino “second hand”, scelta di riciclo e recupero oggetti per creare scenografie è un’ottima soluzione, ma richiede tempo e idee chiare. Il negozio indipendente ha molte storie da raccontare, magari legate al suo territorio, solo che a volte non ne è consapevole. Io credo molto anche nella cooperazione tra realtà meno strutturate, anche per questione di budget. Realizzare un co-branding con un negozio di luci, una pasticceria, un biscottificio artigianale per un Natale goloso e locale. Un vivaio può aiutare ad abbellire l’esterno, magari con piante e profumi avvolgenti e creare anche delle soluzioni per l’interno, accompagnando il cliente in un percorso olfattivo e verde. Nelle piccole città o anche nei quartieri di città più grandi, chi fa commercio si conosce e allora perché non cooperare? Lo scambio, l’unione, il confronto aiutano a volte a sopravvivere, sicuro a vivere meglio.
2.La palette di colori
Il colore è il primo elemento che racconta la stagionalità, accompagna la nostra vita ed emoziona. Come ci ricordano le “neuroscienze” il colore è la prima cosa che vediamo. Associamo alcuni colori al Natale: il rosso, il verde, i metalli. Per stimolare la curiosità del cliente, è importante proporre anche altre cromie. Una soluzione come ci insegna Tiffany, tra gli altri è partire dal colore della propria immagine coordinata. Io adoro le vetrine di Tiffany, perché in spazi piccoli creano delle micro-storie. Tiffany ha il suo verde, Pantone 1837, anno di nascita del marchio. In un recente Retail Tour, dopo aver analizzato le vetrine siamo entrati in boutique: la decorazione, l’albero i piccoli soggetti presenti nell’esposizione interna erano verde Tiffany. Coerenza e immagine impeccabili.
Ispirazioni e temi
Per avere delle ispirazioni su temi e palette, trovo utilissimi i materiali che escono da Christmasworld , la fiera che si svolge a fine gennaio a Francoforte e che è interamente dedicata alle Festività. Quest’anno i trend parlavano di una tema di quiete e pace veicolato da toni neutri come i bianchi e i grigi riscaldati da un oro lucido e brillante, il tema delle feste scintillanti proponeva il fucsia tra altri colori saturi e intensi come il borgogna e un oro rosso/ giallo. Il verde bosco e il rosso, accostati ad un rosa tenue e al corallo erano nella palette del Natale della tradizione. Da queste fonti oltre alle cromie, ci sono ispirazioni su texture, materiali, effetti sulle superfici. Possono davvero aiutarvi a sviluppare un tema per vestire a festa il negozio dalla vetrina fino al pacchetto.
3.Il packaging
Ogni regalo anche piccolo acquista o perde valore dal pacchetto. E’ l’ultimo punto, ma è prioritario il packaging per le Festività. Si deve investire ed essere creativi: nastri con il nome del negozio, pacchetti profumati, “shopping bags” e scatole di diverse dimensioni, meglio se da riciclare o riutilizzare. Ho osservato che quest’anno i panettoni si vendono in magnifiche scatole, che possono diventare contenitori per cappelli e accessori. Siate proattivi nel dare valore e idee sulle confezioni, fatevi ricordare, inserite un bigliettino da visita, anche i valori o servizi che rendono unico il negozio. A Natale si acquistano regali il così il cliente fidelizzato può diventare il vostro “brand ambassador”, un veicolo per portarvi nuovi clienti.
Creare un servizio impeccabile
Creare un’area per i pacchetti è un servizio fondamentale e su questo il personale va formato, su come preparare il pacchetto, come porgerlo, come dare un consiglio personalizzato. Ho analizzato per preparare un “visual tour” virtuale i migliori negozi e concept store di oggettistica per la casa e design. Molti usano il packaging, oltre che ha proporre il packaging come elemento differenziante e utilizzano l’area “gift” per generare traffico in una zona fredda della superficie. Ogni scelta va fatta in funzione delle dimensioni del punto vendita e della sua organizzazione, io consiglio di collocare lo spazio dedicato ai pacchetti lontano dalla cassa, per evitare congestioni soprattutto negli ultimi giorni e per creare un altro punto relazionale e di interesse.