Pop up restaurant

Pop up restaurant a Londra 

Il  pop up restaurant si conferma un format interessante. IKEA  leader mondiale nel settore home , lo interpreta a Londra aprendo il suo The Dining Club, www.ikea.co.uk/thediningclub.com. Al centro il cliente , protagonista e co-designer   dell’esperienza , che diventa dal 10 settembre al 25 settembre chef per un pranzo , una cena, un brunch.  Il tema : vivere un’esperienza unica di convivialità , cucinando con e per gli amici. IKEA  parte da una ricerca  che rileva come  un numero sempre minore di persone in UK , trascorra  il tempo cucinando e mangiando assieme con amici e parenti, probabilmente per mancanza di tempo o di spazio,   con il desiderio di farlo.

The Dining club 

Il pop up store restaurant di IKEA  offre questa possibilità.  Gli chef  hanno uno  staff che gli aiuta a preparare un pasto memorabile e “social” e che aiuterà a  rigovernare la cucina . Le ricette sono scelte tra  piatti della cucina scandinava e  proposte adatte ad un pasto conviviale . La location è a  Shoreditch ,  dinamico quartiere londinese . Il pop up store  restaurant è curato in ogni dettaglio e  incontra il trend, fortissimo dell’interesse per il “food”.La location ospita al suo interno:   il pop up restaurant ,   un negozio con una selezioni di articoli per la casa IKEA , e lo spazio di “edu-taitement” , “Cibo per la mente” dove , partecipare a workshop interattivi con esperti di food. L’esperienza del Dining Club è completamente gratuita, basta prenotare  sul sito dedicato .

L’idea interessante partire da un analisi dei bisogni/ desideri dei clienti target , offrire un’esperienza forte , ma a tempo limitato , curare i dettagli , mettere a fianco prodotti da vendere e uno spazio dove fare e imparare qualcosa . Un’ottima comunicazione attraverso i canali social e un’immagine di grande impatto .

credits per le foto : Copyright: © Mikael Buck / IKEA

 

Design week 2016. Book & Story

A Milano, nella Design Week 2016  ci sono storie ed incontri da raccontare. L’evento di cui vi raccontiamo in questo post , ha un concept il colore rosso ed un pay off : “….E’ tempo di sognare” , “…is time to dream”.  http://www.rossocardinalelibri.it/libri-per-bambini_audiolibri-per-bambini/?id=News_Eventi.  Un quartiere bellissimo , Brera , protagonista della Design Week 2016.  In via Palermo, tra mille stimoli e cose da vedere , sono entrata in una temporary location , attirata dal colore rosso.  Ho incontrato libri e storie , una casa editrice , http://www.rossocardinale.it  e una storia persona straordinaria, una fata :  Emanuela La Morgia Montagni, il suo nickname è Nonna Amore. Mi ha raccontato i suoi libri per bambini, i suoi audio libri e giochi , il suo bellissimo progetto.

il colore rosse e le fate

temporary location per rosso cardinale. www.rossocardinalelibri.it

Il colore rosso

Rosso è un colore primario , è il colore che il nostro occhio riconosce per primo. Rosso è il colore dei vulcani e del fuoco, è l’energia passionale che viene alla luce. Scalda e brucia, ma trasforma. Simbolo di amore, la rosa rossa e di aggressività. Sicuramente il rosso spinge ad agire, così sono entrata  nel mondo di Emanuela e della casa editrice Rosso Cardinale. Ho incontrato fate e fiabe. una collana editoriale curata in ogni dettaglio la carta Fedrigoni  http://www.fedrigonicartiere.com, le storie , le filastrocche raccontate con cura del dettaglio:  font, illustrazioni, testo , carta e rilegatura. Sono le filastrocche , piene di saggezza di Nonna Amore, Bianca luna, Le  fate non dormono mai , la magia  del Natale , la Magia va tra le stelle , tà tarabà rabatà. Sono libri che gli adulti leggono per stare assieme con bimbi e bimbe, un audio libro natalizio, e un gioco di carte memory dell’Azienda Dal Negro , http://www.dalnegro.com tratto dalle storie di Topus in Fabula.

Il libro “ta taràba rabatà” ha un testo di doppia lettura , sulla pagine di destra un classico testo stampato , mentre a sinistra il testo in braille a rilievo così da essere una fiaba per tutti.  Mi ha colpito come il mondo delle filastrocche diventa fonte di saggezza e crescita , non solo memoria , ma strumento di gioco e apprendimento.  Un’idea semplice, ma forte e profonda una storia che volevo raccontare nella mia esperienza della “design week 2016″ a Milano.

design week 2016 Milano

La design week di Milano, che oggi chiude ,  offre sempre un calendario di eventi, stimoli e luoghi da vedere . Per noi  visual merchandiser  una festa per gli occhi e per la mente:

  •  istallazioni
  •  vetrine
  •  nuovi materiali
  •  idee, tante idee e ispirazioni.

Contaminazioni  fashion e design

Abbiamo visitato tanti luoghi ed eventi in questa Design Week  2016 a Milano. Questo è il primo post,  ma altri seguiranno, quindi iscrivetevi alla nostra newsletter. Il capitolo uno è dedicato ad un Fashion Brand , Stephan Janson , www.stephanjanson.com , che nel suo Atelier in via Goldoni 21 Milano , ha ospitato meravigliosi oggetti di design . Il Made in Italy è  rappresentato da due prototipi di Giò Ponti per Cassina mai realizzati, che si incontrano oltre che con le raffinate collezioni dello stilista,  con designer che hanno radici altrove , nel Mediterraneo e in Asia :

  • le ceramiche di Blanca Mandruga  blancamandruga@hotmail.com
  • i mobili in corbezzolo realizzati  nel laboratorio vicino a Tangeri da Now-ontheocean , www.now-ontheocean.com
  • i bronzi  e le lampade del duo di designer iraniani Asia Samini e Nima Fardi ,  che vivono e lavorano a Milano  , Daevas Design , www.daevasdesign.com

 

design week 2016 . Daevas Design da Stephan Janson

Design  week 2016 . Daevas Design da Stephan Janson. Oblique  Lamp

 

Ci piace pensare alla Design Week di Milano, edizione 2016 come un luogo ed un tempo di incontri , come fusione di stili e produzione. Milano  è città dove le culture apparentemente lontane si incontrano, dialogano , sperimentano e creano nuovi oggetti , dove i pensieri e le idee diventano materia e materiale . Tempo dove le persone e i settori si incontrano e raccontano storie , scambiano  know how . Milano ad aprile è una città da vivere e esplorare anche oltre gli eventi della Design Week.

 

 

Pop up shop nuovi format

Il pop up corner Slowear a Barcellona

Il pop up shop esplora nuovi format . E’ uno strumento flessibile adatto a azioni di comunicazione e marketing. Nasce nel 2003 tra Brasile e Stati Uniti, come strumento di retail itinerante a Londra nel 2003 era attivo il Fashion Bus, un pop up shop in un autobus londinese su due piani che presentava le collezioni di 40 fashion designer. Nel 2004 Rae Kavakubo inventa i “guerrilla shop ” il primo a Berlino dove presentare a tempo determinato per 365 giorni di apertura le collezioni di Comme des Garcons e di altri brand di ricerca. Da li un’esplosione di pop up shop: liberie pop up, pop up restaurant . le location scelte sono mezzi itineranti van, trucks, cab come nel caso di Rimmel a Milano. Altri scelgono location temporanee , spazi dedicati all’attività di pop up store.
Interessante è il format del pop up corner , la scelta della location è uno spazio temporaneo all’interno di un department store o di un negozio multimarca . Slowear ha scelto Barcellona per il suo pop up shop un corner, all’interno della boutique Santa Eulalia, https://www.santaeulalia.com/ che ospita un corner tutto dedicato ai marchi del gruppo, allestito come un vero e proprio negozio fino al 23 novembre www.slowear.com
La boutique fondata nel 1843 è nel Passeig de Gracia, una delle vie più belle dello shopping a Barcellona. Il corner propone slow shopping experience grazie al pop-up store di Slowear, gruppo a cui fanno capo i brand Incotex per i pantaloni, Zanone per la maglieria, Glanshirt per le camicie e Montedoro per giacche e outerwear e che ha degli store dall’atmosfera e con allestimenti particolari e riconoscibili. Allestito all’ingresso della boutique con libri, vinili e poltrone vintage, il corner ripropone un mox di atmosfera sofisticata e allo stesso tempo informale, riproducendo il concept di tutte le boutique Slowear.

Pop up corner Slowear il pop up corner Slowear

Expo 2015 e pop up store

Grazie a Expo 2015 Milano , nei prossimi mesi sarà una vetrina internazionale. Visitatori, curiosi,addetti ai lavori ,stampa la visiteranno dagli spazi espositivi , alle vie commerciali, ai locali dell’aperitivo e del food, protagonista di Expo 2015 . Ospiterà grandi mostre . Una grande opportunità di visibilità per i brand . Location e tempo sono , assieme a target la ricetta del successo di un pop up store. Ne vedremo sicuramente di belli nei prossimi mesi.  Nel progettare un pop up store si deve scegliere un luogo o un momento dove siano presenti i nostri clienti target , consumers , business o entrambi . Quindi occasioni fiere ed eventi culturali, sono il tempo giusto per realizzare un pop up store. Quando la vetrina è importante sono molti i brand che decidono di esserci, con il rischio che il nostro pop up store si perda.l punto di vista del visual merchandising si perda.Come fare un buon pop up store in vista di Expo Milano 2015? Idee forti dal  pop up store di Arjoweggings Creativa Papers http://www.arjowiggins.com.L’azienda è partita prima di Expo milano 2015 con il Pop ‘up Exhibitions , un pop up itinerante . A Milano la scelta della location in Zona Tortona, Galvanotecnica Bugatti,uno spazio industriale convertito a location temporanea,  http://www.galvanotecnicabugatti.it/.  3 giorni di apertura dal 19 al 21 marzo . Il pop up store già realizzato a  Parigi e Barcellona dopo Milano, sarà ad aprile Londra, a maggio ad Amsterdam e a Berlino a giugno. Obiettivo del progetto è raccontare, attraverso l’esposizione di 150 progetti realizzati, le infinite potenzialità che carta e design hanno in ambito comunicativo. Presenta lavori realizzati per clienti  di 30 paesi diversi. La location è  uno spazio industriale storico riqualificato, dalle idee dell’architetto Luigi Caccia Dominioni. Si trova al centro di una zona dedicata al design e protagonista degli eventi del Salone e Fuori Salone del Mobile.http://www.fuorisalone.it/2015/L’allestimento molto suggestivo. Nella sua semplicità permette di vedere i progetti realizzati e le diverse tipologie di carta,  per alcuni tra i più importanti clienti di Arjowiggins Creative Papers. Il punto di forza è avere creato un evento prima di Expo 2015 Milano, quando già in città iniziano ad arrivare gli addetti ai lavori , ma non ci sono così tanti eventi da confondere e riempire le agende. Time e location parole chiave per un pop up store di successo.