visual merchandiser: il ruolo

Lavorare come visual merchandiser è una bellissima opportunità. Il visual merchandiser è un ruolo cercato da molte Aziende , fate una ricerca su  fashion job  http://www.fashionjob.it  o consultate le ricerche su linkedin , così scoprirete la ricerca di  visual merchandiser. Il visual merchandiser è, per me,  il regista della “shopping experience”.  ” Noi siamo quelli che stanno dietro le quinte, a lavorare per creare l’effetto complessivo, anche se sono i responsabili degli acquisti a scrivere la storia e forniscono il contenuto. Siamo quelli che devono infondergli la vita. “ ha detto Tony Morgan, https://www.facebook.com/Tony-Morgan-Visual-Merchandisng-191745601807/,  visual merchandiser di Selfridges , www.selfridges.com.  Ci vuole tanta passione, motivazione e competenze trasversali. In Italia il visual merchandiser è stato identificato  con il vetrinista fino agli anni 90. Un mercato competitivo e globale, il cambiamento nella struttura delle Aziende  portano il visual merchandiser a occuparsi di  vetrina e di lay out interno. Il visual merchandiser si occupa di store mono-marca , di corner, di showroom e di eventi.   Le mansioni del visual merchandiser sono diverse, il contesto aziendale definisce il profilo e lre opportunità di carriera.

la sede di IED Venezia

                       La sede di IED Venezia

Le competenze del visual merchandiser sono.: creatività  e problem solving , sensibilità per trend e marketing, saper formare e lavorare in un team, leadership,flessibilità  e molta  resistenza allo stress, velocità e manualità. Il visual merchandiser lavora con le mani, veste un manichino, con la testa , deve avere chiari tempi e priorità , con le persone in store o in Azienda. molti gli  sviluppi di carriera: Junior/senior  visual merchandiser ( reparto o store) ,Visual di area o zona,Visual di category ,Visual trainer,Visual merchandising coordinator,Store planner ,Grafic e Digital signage ,Visual merchandiser free-lance. Come prepararsi . è bene partire da quello che si sa per proprio percorso si studi. Un laureato/a  in architettura  può diventare un visual merchandiser dedicato allo store design, chi ha studiato come fashion designer può essere un visual merchandiser in store e lavorando con i buyer sviluppare visual book . Per formarsi un’opportunità a Venezia http://www.ied.it/venezia/scuola-moda/corsi-specializzazione/visual-merchandising/CCG2808I. Vi aspetto

 

Visual merchandising nel gioiello

IL VISUAL NEL GIOIELLO di Joyce Curtarelli 

Il settore del gioiello è in forte espansione. La vetrina riflette la natura del design del bijoux e del gioiello . Le imprese legate del settore si differenziano, distribuendo le diverse linee di prodotti in zone indipendenti. Il lay out merceologico diventa fruibile con  l’esposizione in corner dedicati. Tra i marchi che optano per l’organizzazione razionale dello spazio emergono Swarovski http://www.swarovsky.com, Rolex  http://www.rolex.com e Stroili http://www.stroilioro.com/it. Il lay out  a isola si conferma  il più usato e permette la creazione di zone a sé stanti divise per categorie merceologiche. I gioielli sono presentati su prop e rialzi in seta o velluto, che  donano linearità, movimento e ritmo espositivo, in vetrina, nelle teche o negli arredi centrali.

Vetrine Rolex Milano

         Vetrine Rolex Milano

Le attrezzature danno  valore aggiunto ed esclusività al bijoux e al gioiello.  Interessante il format del brand danese Pandora http://www.pandora.net/it-it che costruisce il proprio concept store intorno a temi specifici e inserisce il prodotto in un ambiente sofisticato, dove la cromia asseconda la filosofia del marchio. La corretta illuminazione enfatizza gli articoli, creando una presentazione accattivante. L’ampia vetrata d’ingresso conduce verso un ambiente luminoso e dal design essenziale ed elegante, e il concept architettonico si esprime attraverso la scelta di colori tenui e luminosi, design lineare, arredi e finiture bianco latte. In fondo al negozio un’area riservata e raffinata guida il cliente verso la scelta del gioiello desiderato.  Design innovativo, possibilità di consultazione del catalogo on-line direttamente in store, uniti al Marketing emozionale si rivelano gli ingredienti vincenti che guidano alla scoperta della collezione e degli highlights stagionali. Importante è ricordare alcuni principi di visual merchandising per gioiello e bijoux: le vetrine devono avere sfondi che favoriscano la leggibilità del prodotto, strutture come le teche che ne enfatizzino l’esclusività. E’  preferibile per la riservatezza nell’acquisto  e la sicurezza,  sopratutto nel luxury,  una struttura di vetrine chiuse , tamponate . Il gioiello e il bijoux sono articoli freddi, non modificabili,  quindi prop e supporti sono determinanti per valorizzare il prodotto. le strutture espositive all’interno devono partire da 90 cm da terra , per favorire la visione del cliente. Benissimo l’uso di decorazioni o materiali P.O.P , ma visto che gli articoli , gioiello e bijoux sono di piccole dimensioni , non devono prevalere sul prodotto. I criteri qui esposti si applicano anche agli orologi e sono validi sia per lo store monomarca che per i corner o le concession. Corner e concession , proprio perchè il settore cresce e quindi anche la concorrenza,  devono essere brandizzati e ben riconoscibili , sopratutto in grandi superfici come i department store.

vetrine Swarosky

                    vetrine Swarovsky