Athleisure: come allestire
L’Athleisure è in grande espansione. Un’ottima opportunità per i visual merchandiser. Nuove aperture di brand, format ed eventi in store. Display dinamici ed emozionali. La scelta del lay out. Il ruolo del materiale P.O.P. In questo articolo la mia analisi e una “case history” molto stimolante.
Athleisure: il punto sul fenomeno
Athleisure è un nuovo termine che nasce dall’Unione “Athletic” e “Leisure”, tempo libero. Punto di partenza è il macro trend dell’attenzione al benessere, alla salute alla forma fisica. Il trend coinvolge generazioni di consumatori, diversi per età, valori e localizzazione. Così i retailer dell’abbigliamento sportivo e accessori aprono a nuovi mercati, sperimentano format, aprono store. Contemporaneamente i marchi del Fashion propongono “capsule collection”, collezioni ispirate al fenomeno Athleisure. Il successo delle sneaker dura da molte stagioni. Per questo è assolutamente normale vedere persone in contesti e di generazioni diversi con out-fit sportivi rivisitati in chiave “glam” o “office”. Anche nella prossima edizione di White , a Milano dal 23 al 26 febbraio, come in quella di gennaio appena conclusa , ci sarà uno spazio importante all’Athleisure.
Le key word dell’Athleisure
Dal mio punto di vista ed esperienza ci sono delle key word, i punti più importanti, per il retail design e visual merchandising dell ‘Athleisure, ecco la mia selezione:
- creare un’atmosfera dinamica in store attraverso display e manichini,
- progettare spazi nel lay out per eventi ed esperienze,
- costruire il lay out merceologico per attività sportive e occasioni d’uso , ad esempio il training e tempo libero,
- puntare sul materiale p.o.p per creare un percorso chiaro ed intuitivo , dare informazioni tecniche e stimolare desideri e acquisti,
- proporre ai clienti “act experiences” , come farli muovere, allenare, ballare , provare , giocare.
Sono spunti e idee , i più importanti secondo me. Il settore è davvero in espansione, uno tra i più stimolanti e interessanti per i visual merchandiser e i retail designer.
Case History: Secret Room di AW LAB Puma Fenty – Secret Room
Il mondo dell’Athleisure è caratterizzato da un retail dinamico con molte iniziative in store sia nei mono-marca che nei multi-brand. AW LAB crea molti eventi nei propri negozi e cura moltissimo concept e visual merchandising. Nel flagshipstore di Barcellona in AV.Portal del Angel ha creato un’area espositiva di grande impatto: Puma Fenty-Secret Room. Lo spazio realizzato nello scorso autunno è dedicato alla collezione FENTY PUMA, di cui Rihanna è “creative director”.Il progetto è stato seguito da Fabio Cinquesei, Visual Merchandising & Trade Marketing Manager AW LAB, e Marianna Langella, Visual Merchandising & Marketing Specialist Spain AW LAB. Il concept e il visual merchandising dell’area partono dalla collezione FENTY PUMA by Rihanna di ispirazione college rivisitato con tocchi gotici e influenze dalla street culture giapponese. E al mondo del college sono ispirati arredi e attrezzature espositive, armadietti in ferro e panchine di ferro per provare le calzature, che ricordano l’atmosfera di uno spogliatoio. A lato della porta d’entrata due stand di ferro espongono la collezione “apparel”, mentre il prodotto “footwear” è presentato su piccole mensole. I manichini sono su grandi cubi in legno e enfatizzati dall’illuminazione.
Punto focale della stanza è un grande schermo adiacente agli armadietti dove scorre in ” loop” la collezione, presentata a New York, con una colonna sonora coinvolgente per un’esperienza immersiva e multi-sensoriale .L’iniziativa ha coinvolto anche delle “influencer” spagnole, con notevoli risultati di interazione sui social AW LAB in particolare FB e Instagram e un aumento del traffico in store.