Allestimenti e ispirazioni a Pitti Immagine Uomo 107
I Visual Merchandiser trovano ispirazioni , materiali, trend, soluzioni da eventi e fiere. Sono belle occasioni per creare o ritrovare contatti , scoprire le novità dei brand e anche capire come stanno andando i settori di interesse. Gli allestimenti effimeri, come per gli stand in Fiera , per eventi , campagne in showroom o nella progettazione di pop up store sono occasioni per creare esperienze coinvolgenti ed immersive per i brand. In questo post condivido gli spunti di una mia visita all’ Edizione numero 107 di Pitti Uomo, organizzato da Pitti Immagine a Firenze alla Fortezza da Basso.
Progettare l’allestimento
I criteri di Visual Merchandising per allestire uno stand in Fiera sono legati agli obiettivi prevalenti che il brand vuole raggiungere con la presenza ad esempio:
- lanciare nuove linee, prodotti, materiali
- aumentare la notorietà del brand e attraverso la narrazione di storia e valori
- trovare nuovi canali distributivi e partner
Naturalmente alcuni obiettivi possono convivere all’interno dello stesso spazio, ma avere chiare le priorità determina il concept generale dello spazio. Altro elemento da tenere presente è che il target dei visitatori in Fiera è composto da stampa, buyer,retailer ma in alcuni casi anche da un pubblico di studenti o consumatori, appassionati che sono animati da curiosità non professionale. Questo è molto semplice da stabilire raccogliendo il maggior numero di informazioni possibili da chi organizza l’evento. I criteri espositivi saranno poi guidati da location, dimensioni, struttura, acessi, posizione all’interno della Fiera e naturalmente dal budget disponibile. E’ importante nella scelta della location non solo studiare il layout ed i percorsi della Fiera, i punti di interesse come spazi per meeting o aree food. Le dimensioni dello stand sono determinate anche dagli eventi che si progettano in Fiera: incontri con la stampa, i partner, sfilate.
Personalizzare lo stand
Visitare una Fiera vuol dire essere a volte con poco tempo a disposizione vedere moltissimi stand, il Visual Merchandiser o il visitatore in generale opera delle scelte, magari cercando prima gli stand dei marchi più importanti o fermandosi davanti ad allestimenti di impatto. In Pitti Uomo 107, nella mia scelta ho privilegiato gli spazi stand alone, location dove i brand potevano creare installazioni e personalizzazioni fino dall’esterno.
Ho apprezzato stand più piccoli di i brand che avevano personalizzato lo spazio scelto con allestimenti che raccontavano valori, davano informazioni su materiali, esaltavano nuove linee e prodotti. È un modo efficace per colpire l‘attenzione, farsi ricordare, racchiudere in un luogo / spazio limitato il mondo del brand.
Creare Esperienze immersive e sorprendenti
Lo stand in Fiera deve creare esperienze immersive nel mondo del brand, ricorrendo alla stimolazione multi-sensoriale, luci, profumi, musica rendono più coinvolgente la visita, aumentano il tempo di permanenza. Un allestimento curato in ogni dettaglio e sorprendente avrà risonanza stampa, resterà impresso a lungo e trasformerà i visitatori in media, attraverso la condivisione spontanea sui social. Tra gli stand visitati in Pitti Uomo è il mio preferito in assoluto resta G-STAR , brand olandese di denim con l’istallazione “Digging to the Future.”, qui il link al video.
Sintetizzo in 3 ragioni principali:
- la qualità del progetto e dell’allestimento
- la coerenza
- l’esperienza immersiva e coinvolgente
La qualità del progetto e dell’allestimento
“Digging to the Future” è un progetto, con un obiettivo chiaro far crescere notorietà e reputazione del brand G-STAR, nato nel 1988 e che possiede uno straordinario archivio di oltre 50.000 capi iconici vintage, che rappresentano passato ed ispirazione, ma si agganciano al futuro e il marchio racconta nuove storie. L’allestimento coerentemente con il DNA del brand che si è sempre relazionato con il mondo dell’arte era un’istallazione, l’uso della luce teatrale sui singoli pezzi, ma in un armonico gioco di chiari e ombre che attirava nell’insieme, la serialità e la ripetizione, gli stessi supporti, i pezzi diversi ma tutti pantaloni jeans, un insieme fatto di dettagli curatissimi.

G-STAR “Digging to The Future” , Pitti Immagine , credits Press Office pitti Immagine
La coerenza
Il primo punto è la scelta di un allestimento museale, coerente con le ispirazioni del brand, che ha il claim “Art of Denim” e realizzato per conseguire obiettivi di branding, non fine a sé stesso ma strumento. Inoltre il titolo dell’installazione si rifà allo scavare e quindi sia nel video di comunicazione che nella comunicazione attorno allo stand troviamo una pala che scava la terra, alla ricerca di radici immaginarie.
Esperienza immersiva e emozionante
Entrare nello stand era fare un viaggio sorprendente, la sensazione era quella di entrare nel cuore di un luogo antico, so che il paragone è strano ma la memoria gioca strani scherzi è quella che ho provato entrando nella Cisterna Bizantina di Istambul, ed è il fatto che si sono attivati ricordi così lontani è incredibile, vuol dire che tutti i sensi sono stati coinvolti, Daniel Kahnemman, il cui contributo è fondamentale per le neuroscienze, parlerebbe di Sistema 1. Fondamentale è stato il ruolo della musica, un quintetto d’archi che dal vivo suonava, un repertorio classico. Ora in Fiera cosa che ha reso piacevole il percorso la musica era ovunque, ma altri generi. Nello spazio di G-RAW era spiazzante in senso positivo, un contrasto tra la matericità del denim, con lavorazioni particolari e la lievità dei musicisti da vivo. Impressionante!
Storie di materiali e nuove linee
A Pitti Uomo 107 alcuni marchi avevano l’obiettivo di presentare nuove linee di abbigliamento o far conoscere meglio attraverso un allestimento orientato ad edu-taitement e info-taitement materiali e prodotti. Scelgo per concludere questo post due esempi: Ecoalf e Macron. Ecoalf brand spagnolo nato nel 2009 con la chiara missione di realizzare capi e accessori sostenibili con qualità materiali e di design eccellenti, ha presento in Fiera capi in lana riciclata al 100% morbidi come cachemire e le sneaker in Pet che proviene dalla raccolta di plastica dagli oceani, la campagna, Upcycling the Oceans partita nel 2015 è iniziativa importantissima del marchio, che ogni anno coinvolge nuove aree e partner. L‘allestimento era chiaro ed immediato.
Macron è un iconico marchio italiano di abbigliamento sportivo con alte prestazioni tecniche che veste più di 90 Club Professionisti, squadre nazionali e Federazioni Sportive, con una presenza internazionale molto rilevante ed una grande crescita a Pitti Uomo 107 ha presentato la linea CluBHouse , all’insegna dell’Athleisure che coniuga sport e lifestyle, con uno stand impattante ed un’istallazione all’ingresso della Fortezza da Basso.
Spero che questo post sia uno stimolo a visitare Fiere di settori ed eventi per conoscere cosa fanno i marchi, i trend e sopratutto trovare nuovi stimoli e ispirazioni per Visual Merchandising e Retail , se vuoi approfondire scrivimi o lascia un commento, mi fa sempre piacere condividere contenuti e confrontarmi.